il cavolo anticancroUn cavolo al giorno....Di tutti i vegetali, i cavoli e i loro affini (cavolfiori, cavolo verza, cavolo cappuccio rosso o verde, cavolini di Bruxelles, crauti, verza e broccoli) si sono rivelati recentemente come le più potenti armi anticancro e antiulcera che abbiamo a disposizione a tavola.

Da tempo si conoscevano le virtù anticancro dei cavoli; ora ne è stato scoperto anche il perché. Questi ortaggi sono infatti ricchi di indoli, sostanze che agiscono inattivando chimicamente gli agenti cancerogeni, soprattutto per il tumori al colon e al seno, in quanto influenzano il metabolismo degli estrogeni. Una ricerca compiuta su 600 uomini all’università dello Utah ha messo in rilievo che un consumo regolare di cavoli riduce fino al 70% il rischio di tumore al colon, come pure la formazione di polipi al retto. Addirittura, basta consumare cavoli una volta ogni 1-2 settimane per ridurre questo rischio di quasi il 50%.

Anche l’azione antiulcera è stata documentata: i cavoli contengono un’altra sostanza, il gefarnato, usato da tempo come base di farmaci antiulcera. Questo composto ha il potere di rinforzare la mucosa dello stomaco proteggendola dagli attacchi degli acidi; sembra inoltre che il cavolo abbia proprietà antibiotiche, specie nei confronti dell’ Helicobacter pylori, il batterio ormai ritenuto la causa principale delle ulcere. Una curiosa indagine compiuta negli Stati Uniti tra 100 detenuti della prigione di San Quintino sofferenti di ulcera ha mostrato che con due sorsi di succo di cavolo al giorno l’ulcera è guarita nel giro di tre settimane.

Se aggiungiamo che tutta la famiglia dei cavoli è ricca di vitamina C, un potente antiossidante e anti-invecchiamento, e di fibra, ecco che non potremmo trovare di meglio tra i farmaci che la natura ci regala.

La “miniera” dei cavoli

Cavolfiore 25 2,4 59 50 350 44
Cavolini di Bruxelles 37 5,2 81 220 450 51
Cavolo cappuccio rosso 20 1 52 - - 60
Cavolo cappuccio verde 19 2,6 47 19 260 60
Broccolo 27 3,1 54 2 340 28
Cima di rapa 22 2,9 110 225 - 97
SI e NO
Sì: a cuocerli rapidamente o a vapore. Questi ortaggi possono infatti perdere durante la cottura tra il 25 e il 40 % del contenuto vitaminico e circa il 50% delle sostanze anticancro.

Sì: a scegliere i cavoli più bianchi, non anneriti in superficie con il fiore ben stretto.

Sì: a scegliere i cavolini di Bruxelles ben sodi, di colore verde chiaro con le foglie ben compatte e non ingiallite o ammaccate.
No: al cattivo odore del cavolo in cucina. Per evitarlo è sufficiente aggiungere all'acqua di cottura mezzo limone con la buccia o qualche cucchiaio di aceto.

No: a cuocere i cavoli se si ha la digestione pesante: il cavolo bollito ha bisogno di quattro ore e mezza per essere digerito, quello crudo di sole due ore.
Non disprezziamo i crauti
Considerato un cibo plebeo, i crauti sono in realtà cavoli fermentati, che possono sostituire quelli freschi nei periodi dell’anno in cui questi ultimi non si trovano sul mercato. I crauti si ottengono facendo fermentare, previa salatura, le foglie di cavolo tagliate e compresse in barili di legno. I crauti sono anche una fonte importante di vitamina C nel periodo in cui gli agrumi non sono disponibili.
Carta di identità del cavolo e principali proprietà
Il cavolo è una sorgente importante di vitamina C, un potente antiossidante e anti-invecchiamento, di preziosi sali minerali e anche di fibra, che scarseggia sempre nella nostra alimentazione quotidiana. 150 grammi di cavolfiore apportano 50 calorie, 5 grammi di fibra, 700 milligrammi di potassio, 90 mg di calcio, 140 mg di fosforo, 120 mg di vitamina C; 150 grammi di cavoli di Bruxelles apportano 75 calorie, 10 grammi di fibra, 800 mg di potassio 100 mg di calcio, altrettanti di fosforo e 160 mg di vitamina C.
I cavoli hanno anche virtù anticancro: sono infatti ricchi di indoli, sostanze che agiscono inattivando chimicamente gli agenti cancerogeni, soprattutto per il tumori al colon e al seno, in quanto influenzano il metabolismo degli estrogeni. Esercitano anche un’azione antiulcera, grazie a un’altra sostanza, il gefarnato, usato da tempo come base di farmaci antiulcera. Questo composto ha il potere di rinforzare la mucosa dello stomaco proteggendola dagli attacchi degli acidi.

Ultimo aggiornamento: 23-06-04